Gli scout insegnano a meravigliarsi. Insegnano a sorprendersi di tutti quei piccoli gesti che ogni tanto dimentichiamo o diamo per scontati: un paesaggio mozzafiato, una risata sincera. Uno sguardo vero, qualcuno che quando abbiamo paura o siamo arrabbiati si siede accanto a noi, senza dire una parola. Una canzone intonata intorno al fuoco, qualcuno che si offre per lavare le pentole. Il canto degli uccellini la mattina presto, una felpa prestata quando abbiamo freddo. Qualcuno che ci prende lo zaino quando si accorge che, anche se non lo ammettiamo, in realtà non ce la facciamo davvero più a portarlo. Un “non aver paura” quando ci sembra di non poter più osare, qualcuno che ci dà una mano a portare la tanica piena d’acqua. E tutte le altre piccole cose a cui solitamente diamo poca importanza, intenti come siamo a preoccuparci di cose più importanti, di trovare un senso a qualcosa che un senso, in fondo, non ce l’ha perché il vero senso delle cose sta nei piccoli dettagli.
-Carollo