– agata
Categoria: Musica per le nostre orecchie
Imprigionat* // mixtape
Attenzione: prendere con ironia (tanta).
Musica per quando ti senti un vero uomo e sei in camera tua a lavorare da tutto il pomeriggio (anche se le cose da fare incombono minacciose su di te) su quel muscolo completamente inutile ma che a parer tuo (e probabilmente solo tuo) dà quel tocco di virilità che ti permetterà di passare anche al mare (nonostante tu le tette le abbia ancora, e per di più grandi), ma quando tua mamma entra per salutare la sua bambina tu tiri fuori una voce che farebbe invidia a Topolino.
E per una volta ti incazzi, con la disforia dimmerda e tutto il resto, e per evitare di dover ri-imbiancare la parete sporca di sangue (perché i muri non si rompono, ma le tue nocche si), ti precipiti fuori a correre per smaltire la rabbia (e già che ci sei quella ciccetta sui fianchi), e poi dagli auricolari ecco! Questo era quello che avevo bisogno di ascoltare!
-Ragazz* Anonim*
Flow // mixtape
” – No, – disse fra sé la signora Ramsay, mettendo insieme alcune figurine ritagliate da Giacomo, un frigorifero, una falciatrice, un signore in frac, – i bambini non dimenticano. – Appunto perciò bisognava misurare in loro presenza atti e parole, ed era un sollievo mandarli a letto. Allora non occorreva più ch’ella pensasse a qualcun altro. Allora poteva essere se medesima e appartenere a se medesima. Da qualche tempo ella provava spesso il bisogno di riflettere un po’; forse non proprio di riflettere; ma di tacere, di star sola. Allora l’esistenza e l’azione, espansive, luccicanti, vocali, evaporavano in lei; e il senso di sé, in modo quasi augusto, si riduceva a un segreto cuneo d’ombra, a qualcosa d’occulto per gli altri. Pur continuando a scalzettare, impettita sulla sedia, ella si sentiva così trasformata; e il suo io, scisso da ogni legame, era libero per le più strane avventure. Quando la sua rivalità sprofondava per un istante, il campo delle esperienze le pareva senza confine.” – Virginia Woolf, Gita al faro
– Agata
Un giro di Do // Carollo, Aprile ’18
Quante volte ascoltiamo la musica nella nostra quotidianità: mentre andiamo a scuola, durante una pausa, quando siamo tristi, mentre guidiamo, quando vogliamo semplicemente smettere di pensare o quando tutto ciò che vogliamo fare è pensare. La musica è una parte fondamentale della nostra vita; è , come dice Baricco, l’armonia dell’anima. E proprio per questo ho deciso di aprire questa nuova rubrica: ogni giorno per tutto il mese posterò una canzone con una caratteristica specifica, per condividere una parte della mia armonia con voi e invito tutti coloro che lo desiderano a fare lo stesso: postate pure una canzone nei commenti, su instagram, su facebook o dove più vi piace e condividete un po’ della vostra armonia, per rendere il mondo più colorato!
1/04 – Una canzone da viaggio: When we stand together, Nickelback
2/04 – Una canzone che ti rende felice: Mezzogiorno, Jovanotti
3/04 – Una canzone che ti rende triste: Gli anni, 883
4/04 – Una canzone che ascolti per non pensare: Bun mi heart, Mellow Mood
5/04 – Una canzone che colora le tue giornate bianche: Mixtape 2003, The Academic
6/04 – Una canzone che ti ricorda qualcuno a cui vuoi bene: Hope, Jack Johnson
7/04 – Una canzone che dedicheresti a una persona che non fa più parte della tua vita: Non sei tu, Gazzelle
8/04 – Una canzone che ti ricorda la tua infanzia: Girlfriend, Avril Lavigne
9/04 – Una canzone che non ti si addice, ma ascolti lo stesso: Ballata del dubbio pt.3, Gemitaiz
10/04 – Una canzone che ti ricorda un brutto episodio: Drown, Bring Me The Horizon
11/04 – Una canzone che ti ricorda un bell’episodio: Eppure soffia, Pierangelo Bertoli
12/04 – Una canzone che ti ricorda l’estate: For the first time, The Script
13/04 – Una canzone che hai ascoltato troppo: Niente di speciale, Lo Stato Sociale
14/04 – Una canzone che non ti stanca mai: November rain, Guns N’ Roses
15/04 – Una canzone che ti ricorda il tuo paese: I cento passi, Modena City Ramblers
16/04 – Una canzone che ti fa sfogare: Final masquerade, Linkin Park
17/04 – Una canzone che è stata scritta quando sei nato: Geordie, Fabrizio De Andrè
18/04 – Una canzone che ti fa concentrare: Fango, Jovanotti
19/04 – Una canzone che ti riempie: Gente che spera, Articolo 31
20/04 – Una canzone che fa muovere qualcosa dentro di te: Chiodo fisso, Eugenio in via di gioia
21/04 – Una canzone che ti motiva: Whatever it takes, Imagine Dragons
22/04 – Una canzone che sai a memoria: Miss you, Blink 182
23/04 – Una canzone che ha diversi significati per te: Leggero, Ligabue
24/04 – Una canzone che ti fa pensare alla vita: Domani, Artisti uniti per l’Abruzzo
25/04 – Una canzone brutta che però ti piace: La musica non c’è, Coez
26/04 – Una canzone che ti spezza il cuore: Animal Instinct, The Cranberries
27/04 – Una canzone di cui non capisci il significato: Renegades, X Ambassadors
28/04 – Una canzone che vorresti che qualcuno ti dedicasse: Sweet Child O’ Mine, Guns N’ Roses
29/04 – Una canzone che ti ricorda qualcuno che preferiresti dimenticare: Orgasmo, Calcutta
30/04 – Una canzone che useresti come denuncia contro qualcuno: La fata, Edoardo Bennato – Pensa, Fabrizio Moro (Non riuscivo proprio a decidermi tra queste due canzoni… e poi è l’ultimo giorno, quindi direi che uno strappo alla regola ci sta!)
– Carollo
Digressione // mixtape
E poi
viene un’ora
col suo sonno.
Cola giù
il viola e le palpebre
hanno una legge di peso
l’ordine superiore
di serrare ogni luce.
Allora – dopo la battaglia
col suo sgambettare
riponiamo i capelli sul cuscino
le mani lateralmente
e un precipizio del corpo
nel poligono del sonno
con sue fiammelle di respiro
e un sostare un sostare
per ristorare tutto
di questo fasciame
fino a che sulle punte
tutto il fiato va e viene
lentamente
in uno stare soli dei dormienti.
Oh! solitudine di chi dorme!
Ti cerco dalle sponde alte
degli insonni.
da “Bestie di Gioia”, Mariangela Gualtieri
– Agata
Galassia // mixtape
Le canzoni si susseguono una dietro l’altra come gocce d’acqua. Come quando guardi il cielo la notte e vedi una stella, e poi un’altra, e un’altra ancora. Galassia è per quelle sere. Il momento giusto per riflettere, leggere, non pensare a niente o pensare a tutto in una volta sola. Profumo di lavanda, un pizzico di malinconia, melodie liquide, tè con miele. Guance rigate, onde placide, un sentiero che percorri seguendo l’istinto, inventando ogni curva ogni bivio ma andando avanti nonostante tutto. Boccioli e succo di limone. Voci diverse sulle quali adagiarsi come su una nuvola. Non cercare di dissipare la nebbia. Trasformati in nebbia, solo per un’ora. Poi ti risveglierai, e ti accorgerai che era solo il vapore della tua tazza di tè.
– Agata
Empatia + Soleil noir
E M P A T I A
(quando capisci tutti
a volte persino te stesso)
voglio contorcermi
colibrì coleottero serpentello impazzito
piangere
tanto, senza misura freno pudicizia
svuotare gli occhi ed essere felice
di nuovo
soprattutto piangere dalla felicità
questa è la combinazione migliore;
conosci le ore e il tempo,
ma a te interessano solo i sorrisi
espressioni indecifrabili che colpiscono come
pezzi di vetro
respiri misti a singhiozzi misti a respiri
misti a sguardi
misti a profumi inconfondibili
a volte guardo gli occhi di Una Persona
e vedo riflessa me stessa;
voglio navigare nei colori con gli occhi chiusi
sognare la luna piena in una
notte di luna nuova
essere in ogni essere
umano
del mondo
vivere in tutti almeno un po’
come sole sulla faccia.
– Agata